Il Traforo del Monte Bianco è stato riaperto il 12 dicembre 2025, dopo un’importante chiusura di quindici settimane iniziata il 1° settembre.
Dopo il completamento di 800 verifiche di sicurezza, la galleria riprende la sua funzione cruciale di collegamento tra l’Italia e la Francia. I lavori, del valore di 21 milioni di euro, includono fondamentale manutenzione alla volta e agli impianti tecnici.
Lavori al traforo del Monte Bianco
Il Traforo del Monte Bianco ha visto l’esecuzione di una serie di lavori dettagliati per migliorare le strutture e i sistemi di sicurezza.
Cominciando dai controlli su oltre 800 punti della galleria, inclusi gli accessi operativi di Aosta e Passy, gli interventi hanno previsto demolizioni, impermeabilizzazioni e il posizionamento di conci prefabbricati.
Particolare attenzione è stata rivolta alla storica venuta d’acqua presso il settore G26, la cui gestione viene ora considerata un successo tecnico.
Il lavoro di ristrutturazione è stato incessante, con più di 150 addetti che hanno operato su turni continui, realizzando interventi senza interruzioni.
Risanamento e innovazioni tecnologiche
La chiusura del traforo ha permesso di installare un sistema di illuminazione a led lungo tutti gli 11,6 chilometri della galleria, modernizzando ulteriormente un’infrastruttura che risale agli anni ’60.
Tutti gli impianti temporaneamente rimossi, tra cui telecamere e sistemi di ventilazione, sono stati aggiornati e integrati nel sistema di supervisione avanzato denominato Logos.
Parallelamente, sono stati aggiornati gli algoritmi di ventilazione per migliorare ulteriormente la sicurezza e l’efficienza operativa.
Strategie future di manutenzione
Guardando al futuro, il gestore Geie Tmb studia ora nuove strategie per il risanamento a lungo termine di circa sei chilometri della galleria.
Si valutano due opzioni: una chiusura unica e prolungata a iniziare dal 2030 o più chiusure stagionali spalmate su diversi anni.
Queste decisioni saranno fondamentali per definire il futuro sostenibile dell’infrastruttura, mantenendo l’equilibrio tra necessità tecniche e disponibilità operativa.
Foto di copertina: Tunnelmb
